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Calendario

  • 15 novembre 2025, ore 17:00
    Presentazione del libro fotografico Whiteness in Cernobyl di Marco Cortesi

    Come ultimo incontro in occasione del suo 30esimo anniversario GEA – associazione dei geografi invita alla presentazione del libro Whiteness in Černobyl di Marco Cortesi, geografo e fotografo. Il volume raccoglie scatti in bianco e nero realizzati nella zona di alienazione di Černobyl durante il periodo invernale. Le immagini restituiscono la dimensione sospesa della città abbandonata di Pripyat e della centrale nucleare, trasformate in simboli di un paesaggio segnato dall’impatto umano. La fotografia diventa qui strumento di riflessione geografica e culturale: documentare significa interrogare la relazione tra società e ambiente rendendo visibili le tracce di ciò che viene chiamato Antropocene. Le atmosfere silenziose e rarefatte invitano a confrontarsi con i confini tra memoria storica, catastrofe e resilienza del territorio.

    Alla presentazione interverrà anche Stefano Agustoni, geografo e membro di GEA, che dialogherà con l’autore per approfondire i legami tra fotografia e geografia.

    Riguardo all'associazione

    Affiliata all’Associazione svizzera di geografia (ASG), dal 1995 GEA-associazione dei geografi si è data il compito di diffondere la cultura geografica e promuovere la figura professionale e le competenze dei geografi e delle geografe.

    Contatti

    GEA-associazione dei geografi
    Bellinzona
    info@gea-ticino.ch
    gea-ticino.ch


  • 12 novembre 2025, ore 18:00–22:00
    Concerto Weekend Martyr

    Il prossimo mercoledì sarà il più movimentato rispetto agli ultimi anni 🏄
    A @casaazulgordola suoneranno i Weekend Martyr, alle ore 20.

    In bilico tra speranza e disperazione, lo schietto e accattivante post punk dei Weekend Martyr scuoterà le mura di Casa Azul. L'immediatezza espressiva, sincera e selvaggia del trio saprà coinvolgervi in un impetuoso rito liberatorio collettivo.

    Ma non solo!
    Prima, alle 18, ospiteremo un aperitivo di networking e confronto pensato a professioniste e professionisti della musica (ma aperto a tutte le persone interessate 😉) organizzato da @sonart.musikschaffende.
    Questa attività è parte di un ciclo di incontri informali aperti a chi opera nella creazione musicale nella Svizzera italiana: artiste e artisti, compositrici e compositori e producer.
    Ogni appuntamento prevede una breve presentazione delle attività di SONART – Associazione svizzera di Musica – seguita da un momento conviviale per conoscersi, condividere esperienze e creare nuove connessioni.

    A presto!

    In breve

    Aperitivo networking Sonart ore 18.

    Concerto Weekend Martyr ore 20.

    Entrata (solo per concerto)

    Offerta libera a partire da 8.–

    Per partecipare alla serata è necessario tesserarsi: 5.– franchi minimo, consigliato 20.–, validità 1 anno (distribuiremo già le tessere per il 2026).


  • 2 – 30 novembre 2025
    Esposizione Matteo Angele

    La mostra personale di Matteo ANGELE riunisce tre progetti che tracciano la sua continua esplorazione di una sensibilità gay che emerge non nella rappresentazione esplicita, ma negli intervalli, negli incidenti e nelle interruzioni del desiderio queer. In queste opere, ANGELE indaga come la soggettività gay venga inquadrata, messa in scena e fatta circolare all’interno delle economie visive della pornografia, rivelandone al contempo l’artificio e la carica affettiva. Ne scaturisce un linguaggio dell’erotismo differito, in cui il desiderio si sposta sugli spazi industriali e sugli oggetti domestici, e il piacere si intreccia con i gesti formali e le ibridazioni dell’immagine fotografica.

    La mostra si apre con uno scorcio su Where is the Director?, composto da immagini costruite in cui l’artista interpreta ogni ruolo — dall’attore al tecnico — sul set di un film pornografico gay fittizio. Le dinamiche di potere che sostengono le industrie del desiderio risuonano anche nei lavori precedenti. In If I Could Tell You, il lavoro di diploma di ANGELE, immagini sadomasochistiche d’archivio degli anni Ottanta vengono ricontestualizzate in forme scultoree che oscillano tra l’industriale e il domestico: corpi statici e pose di costrizione diventano meditazioni su potere, controllo e desiderio nel pieno della crisi dell’AIDS. In Caught on Camera, l’attenzione si sposta sull’apparato stesso: oggetto messo in scena e scène trouvée al tempo stesso, l’opera ridefinisce la pornografia attraverso le tecnologie della registrazione, ricomponendo film porno gay degli anni 2000 attorno ai loro incidenti — una cinepresa che entra nell’inquadratura, un microfono che si riflette in un angolo.

    Insieme, questi progetti delineano un’anatomia dello sguardo e un’architettura della pelle, in cui la macchina della produzione diventa inseparabile dai piaceri queer che cerca di rappresentare.

    ☞ La mostra presenta immagini esplicite di nudità; si consiglia la discrezione del visitatore.

    Biografia

    Matteo Angele è un artista e fotografo multidisciplinare italiano, situato a Ginevra, in Svizzera. Dopo una formazione in grafica al CFP Arts di Ginevra, prosegue con un Bachelor in Fotografia presso l’ECAL – École cantonale d’art de Lausanne, prima di intraprendere un Master in Arti Visive alla HEAD – Genève. Il suo lavoro è stato presentato, tra gli altri, nella mostra Under Your Smell, in collaborazione con Jean Paul Gaultier, e a Photo Schweiz 24, dove ha ricevuto il premio Best New Photographer. Ha inoltre collaborato con diverse riviste internazionali, tra cui Larry’s List (Hong Kong) e PW-Magazine (Vienna), oltre che con istituzioni come il Centre d’Art Contemporain de Genève.

    Matteo Angele appartiene a una nuova generazione di artisti queer, segnata da un contesto post-AIDS Crisis. Unendo fotografia e installazione, sviluppa una ricerca in cui l’immagine si fonde con lo spazio. Le sue opere assumono la forma di “immagini-sculture”, in cui le strutture e le superfici sono concepite in risposta alla fotografia, rivelando una tensione tra intimità, memoria e dolcezza, anche nelle iconografie più esplicite.

    Inaugurazione e apertura

    Inaugurazione domenica 2 novembre alle 17.
    Apertura domenica 14–18, su appuntamento o in occasione delle attività in programma.

    Informazioni generali

    L’esposizione fa parte di “Strutture in Movimento”, rassegna che sostiene progetti artistici giovani e innovativi a livello svizzero e internazionale.
    Tra indagine formale e polemica creativa, i lavori mettono in discussione le convenzioni della fotografia e ne interrogano la capacità di rappresentazione dell’oggetto d’arte contemporanea.

    Esposizione a cura di Greg Tiani

    Immagini 1–3, progetti esposti: 1. Where is the Director?; 2. If I Could Tell You; 3. Caught on Camera.


  • 2 novembre 2025, ore 15:00–16:30
    Caffè tra artisti con Alessio Binda

    Al Caffè tra artisti di novembre sarà ospite Alessio Binda, che condividerà una panoramica del suo lavoro attraverso una conversazione aperta con Mosè Melchiorre.
    Sarà l’occasione per esplorare insieme alcune delle sue opere più recenti — tra immagini, video e materiali digitali — come punto di partenza per una discussione più ampia sulla natura e sulla pratica artistica.
    Al termine della conversazione, Gianmaria Zanda proporrà una sessione d’ascolto dedicata a piccole chicche musicali emerse dal territorio ticinese tra la seconda metà del Novecento e i primi anni Duemila.

    Terminato il Caffè tra artisti, la serata continuerà ancora!
    Alle 17 ci sarà l'inaugurazione dell'esposizione di Matteo Angele curata da Verzasca Foto, a seguire un'apero-cena preparata da Emma Berger e un ascolto di musica in compagnia.

    Informazioni supplementari

    Segnaliamo inoltre che il giorno prima, sabato 1° di novembre alle 20.30, ci sarà una mostra e una performance di Alessio a Tegna.
    Maggiori info sul suo profilo Instagram.

    Biografie

    Alessio Binda (*1989, Locarno) vive e lavora a Locarno, è un artista e docente svizzero. Nel 2016 ottiene la laurea presso il Dipartimento di Pittura all’Accademia Nazionale di Belle Arti di Brera, Milano. Nel 2020 ottiene il master in insegnamento dell’educazione visiva e delle arti plastiche presso il Dipartimento Formazione e Apprendimento (DFA-SUPSI) di Locarno. Con il suo approccio naif e nostalgico si interessa alla fragilità della natura e del mondo selvatico. Dal 2020 è membro del comitato direttivo de La Rada, di cui è co-presidente dal 2024.

    Mosè Maria Melchiorre (*1998), è nato e cresciuto a Locarno, dove lavora per il Festival del Film e partecipa al comitato de La Rada.

    Gianmaria Zanda (*1985) si forma come artista visivo; è anche musicista e collezionista di musica su vari supporti fisici. È parte del collettivo che gestisce lo spazio d'arte Sonnenstube ed è stato co-organizzatore di alcuni eventi del territorio.


  • 5 ottobre 2025, ore 15:00
    Caffè tra artisti

    Entre el ruido y el silencio: historias con el sonido-resto

    presentazione – conversazione – esercizio

    Ci sono suoni che sfuggono alla nostra grammatica dell'ascolto e insistono nella periferia dell'udibile.
    Relegati al luogo dello scarto, dei residui, parassitano la matrice socio-tecnica che abitiamo.
    Come entità minori, indecifrabili e insignificanti, sono spesso trattati come errori o eccessi dal corpo anestetizzato.

    Suoni-residuo che, nonostante tutto, coabitano corpi, macchine e atmosfere; vibranti, vagano tra il rumore e il silenzio.
    Come percepirli?


    Si propone un incontro informale, della durata di 1–1,5 ore, in cui Paula presenterà la sua pratica artistica attraverso il concetto di suono-residuo.
    L'incontro si concluderà con un breve esercizio di ascolto e conversazione, con domande che invitano a esplorare i nostri personali modi di ascoltare.


    Paula Guersenzvaig (AR/ES)

    Artista ricercatrice, docente e manager culturale.
    La sua pratica colloca il suono come strumento materiale e concettuale per riflettere sulle relazioni socio-tecniche tra i nostri corpi e gli ambienti che ci circondano.

    Partecipa a diversi gruppi di ricerca legati alla tecnologia, alla percezione e alla società; attualmente co-dirige la piattaforma sperimentale SONORAMA e coordina il Master in Arti Elettroniche dell'Università Nazionale di Tres de Febrero (Argentina).
    Dal 2013, il suo lavoro è stato esposto in spazi nazionali e internazionali.

    paulag.xyz


  • 7 settembre – 5 ottobre 2025
    Eposizione Flavio Araujo, Aniket Godbole e Francesco Tadini

    Artisti esposti
    Flavio Araujo
    Aniket Godbola
    Francesco Tadini

    Esposizione curata in collaborazione con Associazione +41


    Bio artisti

    Flavio Araujo (*1999) è un artista e filmmaker svizzero di origini brasiliane. Durante gli studi alla Zürcher Hochschule der Künste (2019–2024) ha indagato il rapporto conflittuale tra l’essere umano e l’ambiente, sviluppando lavori tra essay film e media ibridi.

    Aniket Godbole (*1998) è un artista visivo e art director con base a Losanna. Cresciuto tra Nigeria e India, esplora attraverso la fotografia temi di natura, identità, cultura e comunità, con una pratica transdisciplinare che abbraccia fotografia, cinema, design, editoria e nuovi media.

    Francesco Tadini (*1990) è architetto formato all’Accademia di Mendrisio. Lavora tra Novazzano e Lucerna su progetti di varie scale per committenti privati e pubblici. Accanto alla professione coltiva un interesse per design e fotografia, con ricerche visive su geometrie, forme pure e paesaggio. È presidente dell’Associazione Patrimonio Novazzano, impegnata nella valorizzazione del patrimonio locale.


    L’esposizione fa parte del programma di esposizioni curate da Verzasca Foto all’interno di Strutture in Movimento, una rassegna che sostiene progetti artistici giovani e innovativi a livello svizzero e internazionale. Tra indagine formale e polemica creativa, i lavori mettono in discussione le convenzioni della fotografia e ne interrogano la capacità di rappresentazione dell’oggetto d’arte contemporanea.



  • Ospiti: atelier temporanei, workshop ed eventi brevi proposti da realtà selezionate, che trovano in Casa Azul un luogo di sperimentazione.
  • Collaborazioni: progetti co-prodotti con artisti, istituzioni e cittadini: residenze con restituzioni pubbliche, il “Caffè tra artisti” e nuove idee sviluppate insieme.
  • Verzasca Foto: esposizioni curate da Verzasca Foto che rafforzano la vocazione originaria della Casa della Fotografia.